SUNTO
DI PEDAGOGIA
ADOLESCENZIALE
Davide
Fassola
Alle
persone che ammiro
A mo' di
premessa
Sono tanti i
misteri dell'Universo. La pedagogia è uno di questi. Ci sono sì i
pedagoghi, ma, citando Daniel Pennac in Diario di scuola “Che
pedagoghi eravamo quando non eravamo pedagoghi!”. Questo è il
testo di un intero capitolo del libro.
Ci sono
stati e ci sono tuttora diversi studiosi di pedagogia, ma molti suoi
aspetti rimangono ancora celati nel mistero. Questo saggio non ha
l'obiettivo di chiarire queste idee, ma di analizzare una situazione
ed alcuni punti di vista.
Quale modo
per scrutare meglio i pensieri di un ragazzo se non quello di
guardare il suo account facebook? Tranne che per i ragazzi timidi i
caratteri passano attraverso lo schermo traslucido e contribuiscono a
creaci un'idea della persona in questione.
Chiaramente
affidarsi solo ad una singola fonte, per quanto rilevante essa possa
essere, non è certo sufficiente, Bisogna scavare più a fondo.
L'unico modo è conoscere bene la persona designata per l'analisi.
In questo
saggio verrà analizzata una persona che io stimo molto, e che
venendo a conoscenza di quest'ultima mi si sono aperti nuovi
orizzonti e per questo la devo ringraziare. Ci sono modi e modi. Io
sarei assai felice se mi donassero un documento su di me scritto di
getto, per pura ammirazione, o anche semplicemente una storia
dedicata a me. Con il presente non sono sicuro di fare piacere alla
persona, se io sapessi tutto di pedagogia forse potrei capirlo
subito.
Mi
piacerebbe scrivere quasi poetico, con un linguaggio colto e
specifico, ma purtroppo le mie conoscenze non mi permettono di dare
il meglio. Prego pertanto i signori lettori ad avere pazienza quando
darò mostra dei miei pessimi difetti.
Arricchisco
il testo di frasi informali per recuperare l'attenzione del lettore e
rendere meno nojosa la mia scrittura.
Grazie per
la comprensione,
l'autore
Ruiz
“Scusami,
era solo una bat-tuta” facendo riferimento all'abito che indossavo.
“Forse un
bambino avrebbe riso, ma io no” rispose freddo ma non troppo lui.
Questo è un
pezzo di discussione che mi è capitato questa sera. Io penso che per
vivere con i leoni bisogna vivere da leoni. Così per adattarsi alle
persone. Ma ci sono caratteri troppo differenti, che non possono
essere in alcun modo messi a confronto e quindi le due persone non si
possono adattare in maniera accondiscendente. A me spiace che io e
Ruiz siamo fatti così, ma non me la sento di adattarmi in maniera
tale da perdere la mia essenza.
Lui forse è
una persona troppo intelligente per me. Si capisce dai suoi pensieri,
dal suo modo di parlare, dalle cose che-banalmente- fa.
E se si
scava un po' più a fondo possono emergere nuovi elementi, come già
detto.
E allora a
noi non ci resta che scavare. Ecco cosa scrive sul social Facebook.
anche
se la vita è una sola bisogna fruttarla bene perchè non si vivrà
per una seconda volta
Considerando
che questa è la prima cosa che ha messo di sé su facebook, be', non
è da tutti. Chiaramente non essendo di madrelingua italiana
troveremo alcuni errori, ma non importa.
Si augura
quindi di vivere una vita all'insegna della salute e del rispetto del
tempo, dato che si vive una sola volta.
Citare
qualcosa che lui pensa, anche in un banale discorso può rivelarsi un
qualcosa di molto gradito. E questo vale con quasi tutte le persone.
Come in tutte le cose non bisogna però eccedere.
è
megli sprecare 1 mn della vita che la vita in un mn
Questo è un
pensiero che ha pubblicato subito dopo il primo. Da esso, senza
conoscere la persona che lo pensa, emerge che la vita va vissuta con
calma, cioè che la vita non va vissuta in un minuto, mentre,
conoscendo il soggetto, che ha pubblicato la frase subito dopo la
prima, che augurava una vita piena di eventi, la frase cambia
totalmente significato.
Questa è la
prima applicazione pratica dei concetti che abbiamo fissato in questa
“lezione”.
mia
madre oggi mi hadetto "non ti voglio vedere piu davanti alla TV"
e io le ho risposto "allora non guardarmi"
Qui invece
abbiamo un episodio ironico, un ironia che poi questa persona andrà
perdendo. L'ironia, purtroppo e menomale, è un elemento che cambia
parecchio nel corso di singoli mesi. Ad esempio prendiamo il diario
di Anne Frank. In questo una parte narra delle liti di Anne con la
sorella e delle sue rime mestruazioni. Più avanti commenterà quello
che ha scritto come immorale e si vergognerà di averlo scritto.
Quindi non solo l'ironia varia. Nei soggetti più intelligenti vi è
una tendenza a cambiare spesso nel corso del tempo, ma per concetti
propri, non per le influenze subite, o meglio: non sempre.
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