martedì 27 maggio 2014

Recensione libro: Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini

Eccomi ritornato a scrivere per voi. Tra due settimane finalmente potrò intensificare il mio lavoro. Ho inoltre notato che le persone che mi leggono si sono dimezzate. Ovviamente questo è dovuto alla mia inattività. Mi spiace, ma quest'estate mi farò  sicuramente perdonare.

Il libro sembra scritto in una lingua un po' sbilenca, con interruzioni di pagina un po' particolari, paragrafi lunghissimi e altri cortissimi, insomma, in poche parole sembrerebbe poco equilibrato.
Ma è realmente così?
Perché, a voi sembrano insulti? A me no, anzi.
Trovo invece la sua scrittura molto accattivante e allo stesso tempo innocente, di chi vuole comunicare qualcosa ma semplicemente descrivendo e soffermandosi su pareri personali poche volte.
Non per niente questo romanzo è diventato un grandissimo best seller e l'hanno letto tantissime persone. Casomai voi non l'aveste fatto, vi consiglio caldamente di farlo subito, non perché ve l'ho detto io o altri, ma perché voi, da soli, vi siete informati sul libro.
Il libro narra la storia dell'Afghanistan vissuta da un ragazzino, che poi diventerà adulto. Il libro è però dedicato a tutti i bambini afghani che hanno dovuto tanto soffrire.
Il libro inoltre vuole estirpare i pregiudizi delle persone e vuole realmente commuovere chi queste storie non le ha mai sentite, né studiate, perché purtroppo, nelle nostre scuole, non si insegnano i conflitti moderni o addirittura ancora aperte.
L'autore narra tutto questo dal punto di vista di un non occidentale, mentre noi siamo soliti vedere il  tutto come americani, ed essere sempre dalla parte di questi ultimi.
Ma lui fino all'ultimo non giudica, in quanto tutti e due questi paesi hanno di che vergognarsi e di che vantarsi.
Uno sconvolgimento nel lettore avverrà quando il protagonista si trasferirà in America.
Poi, non vi dico per quale motivo altrimenti non leggerete più il libro, dovrà tornare in Afghanistan.

C'è chi ha criticato questo libro dicendo che ci sono troppe storie al suo interno. E' vero, tuttavia, ciò non fa che arricchire il fantastico valore di questo libro che tutte le scuole dovrebbero fare leggere, invece della solita commemorazione e le solite feste, giustissime, ma trite e ritrite. Perché uno che lo legge, rischia di pensare che queste storie siano tutte inventate, proprio perché non ne ha mai sentito parlare.
La storia del protagonista è più o meno inventata(Nel senso che è una autobiografia leggermente modificata), ma i fatti generali, per così dire, sono realmente accaduti.

E quindi, per alcuni questo libro potrà magari sembrare scontato, troppo semplice per loro, in fondo gli insegnamenti sono sempre gli stessi.
Tuttavia, queste persone, invece di leggere il libro che pensano di conoscere di già, in quelle stesse ore, che cosa fanno? Io penso nulla di più produttivo, ma forse sarò io a sbagliarmi.
Poi, spesso, si pensa di conoscere già una cosa che in realtà non si conosce. Se per esempio vi parlo di un mattone, voi tutti mi saprete dire che cos'è, tuttavia, se io vi chiedo di che materiali è costituito, quando è nato e dove, quale sia il suo peso medio e quanti mattoni servano per costruire un edificio, be', allora forse non tutti sapranno rispondere. Spero di essermi spiegato.

Insomma, vi auguro buona lettura!

mercoledì 2 aprile 2014

Poesia

Non ci stava, quindi la metto qui. Per i nuovi lettori rimando all'articolo precedente per capire il nesso logico.

Questa notte ho sognato

Questa notte ho sognato
Di stelle e di paradiso
Nell'alto dei cieli
Ove i ricordi si staglian sereni
Tra gli uccelli giocosi
Cadon fecondi pensieri sulla gente
Cadon funesti sull'ira degli umani
Cadono ancora, sempre più giù

Cadendo portan con sé
Polveridi stelle
La polvere luccica
Come lucciole d'estate
Onde il cor sereno non si ritira

Lasciati portare via dalle stelle
In un sogno che non finirà
Il mattino non arriverà
Il lavoro non giungerà
Le stelle si impossessano di te
Giocano ti dividono tra esse
In una festa che pare
Non avere fine

Ma come tutti i sogni
Si spezzan d'un tratto
D'un tratto anche questo sogno si spezzò
Cadesti al suolo e ti frantumasti
Ma le stelle ti riportaron lassù

Io non so cosa ci sia lassù
Le stelle si vedon, ma nulla di più
Cade leggera la pioggia serena
Porta con se scaglie di cielo
Blu come lei
Fredde come lei
Ma limpide e spensierate
Onde non ci si spaura
E fiere selvagge non tengono in giogo
In un mondo senza vento
Senza vento e senza vita
Perché la vita è già esistita
E solo dolore ha portato

Nella notte divina
In cui le stelle vengono a fare conto
Alle nuvole della pioggia
Io mi ribellai
Perché tanto di stelle in ciel sereno
Io non potevo capire
Quel giorno troppo fu il sole
E nessuna nuvola in cielo
Non potevo non capire
Non potevo farmi sfuggire
L'attimo struggente
Che passa e più non ritorna
Troppe volte nella vita
Mi è già capitato


E il sogno più non finì
Senza titolo

Mi piacerebbe, in questo blog, come forse avrete intuito, parlare anche di letteratura.
Io ho provato a scrivere qualcosa, potremmo conoscerci vicendevolmente e appassionarci l'un l'altro alle scritture.
Potremmo darci consigli, fare piccole gare di scrittura, e magari aprire un piccolo forum, nel quale discutere di tutto, insomma, potremmo divertirci e unire l'utile al dilettevole.
Per questo, come al solito siete invitati a rilasciare commenti.
Qui sotto metto un piccolo estratto, chi ha voglia può leggerlo e valutarlo. Incollo proprio questo testo perché è molto particolare e differisce dagli altri testi che io sono solito scrivere. Anche di quelli arriverà il momento di discutere.
Potrò essere completamente attivo e assicurare almeno due articoli a settimana dal 19 giugno in poi, che mi si liberano un bel po' di ore di lavoro. Avrò anche più tempo per scrivere le mie storie.
Voi nel frattempo, nei commenti, potreste suggerirmi di che cosa scrivere, scienza, tecnologia, grammatica, è tutto ben accetto. Ovviamente poi dovrò valutare se sono capace di scrivere a riguardo di quell'argomento. Comunque non ci preoccupiamo prima del tempo, iniziamo a vedere un po' di commenti e poi se ne riparlerà, anche dell'ambizioso progetto forum, che da ora mettiamo in cantiere, come quello della newsletter.
Dopo il mio testo incollo anche una piccola poesia che ho scritto velocemente stasera. La poesia non è in rima: non mi interessava, questa volta.


SENZA TITOLO
~




Introduzione

Lasciatevi avvolgere da Senza Titolo, mangiatene quanto volete e lasciatevi mangiare.
Amatelo, odiatelo, ma non potete fare a meno di leggerlo, e se provate a riporre il libro nel cassetto, i fatti di Senza Titolo inizieranno a fare parte della vostra vita quotidiana.
Rispettate Senza Titolo, siate succubi di lui perché così devono andare le cose, non in senso fatalistico, ma questo è il libro, e non ce ne sono altri prima di lui.
Non ci sarà bisogno di leggerlo, saranno i vostri occhi ad andare in automatico, lasciatevi guidare, non fermatevi, non commentate, leggete, tutto d'un fiato.
Non insultate Senza Titolo, o lui non vi perdonerà.

Senza Titolo
















Capitolo primo

Era una notte buia e tempestosa e Mario stava rincasando.
Quante volte avete sentito la frase “era una notte buia e tempestosa”? Troppe, troppe, no, no, così non va assolutamente bene, bisogna cambiare, bisogna cambiare subito.

Correva l'anno 1937 e Mario(Un nome comune che rappresenta tutti) stava rientrando, ma ad un certo punto la bici gli si blocca. Fermati ora, fermati subito, sembrava avere capito Mario, ma chi poteva essere, non c'era nessuno, non è possibile, non siamo in un fulm dell'orrore, questa è la realtà, è la realtà, e forse sto solo sognando, si ripeteva Mario. Così Mario iniziò a schiaffergiarsi, finché non dovette smettere.
Un mostro, un mostro apparì davanti ai suoi occhi. Che mostro fosse lui non ne aveva la piùpallida idea, sapeva solo che era una creatura ripugnante, con un odore ripugnante, e talmente ripugnante alla vista che lui non si è più voluto girare per capire qualcosa di più su questa creatura.
No, non può finire così la mia vita, ma la creatura continuava ad inseguirlo, lui correva, correva, correva col cuore in gola. Si fermò a riprendere fiato, respirò profondamente, ma il mostro gli fu vicino, allora Mario riprese a correre alla massima velocità, ma non ebbe più energie per sostenere la corsa, cadde a terra, svenuto.
Di lui gli altri non seppero più nulla, ma lui seppe di lui, lui non seppe invece degli altri, dove erano andati a cacciarsi, proprio quando servivano. Per la miseria, maledizione, sempre così.






Capitolo secondo

Non sarà un po' breve come primo capitolo?
Be', può anche essere, però è pieno di eventi.
Non direi proprio, si può riassumere così: un uomo inseguito da una bestia cadde svenuto e non si seppe più nulla di lui.
E' un buon riassunto.

Perché sono sempre così incomprensibili i geni? Ma quello secondo te è un capitolo di quello che potrebbe essere un prossimo Best Seller?
Be', no, ma la scrittura è... molto soggettiva.
Qualcuno che mi dia ragione mai, eh?
Scusami, è che la lettura di quella breve paginetta mi ha preso anche a me, insomma, a me importa il seguito, che me ne frega di leggere ottomila pagine per raccontare un piccolo fatto? L'importante è il seguito, l'importante è che abbia una bella trama, e questo si vedrà dopo, che mantenga il suo stile, però.
Speriamo.

Perché le passioni fanno sempre così tanto soffrire?
Io urlo alle passioni, perché non ho ancora capito se esse sono positive o negative. E poi, che linguaggio mondano e istruito al tempo stesso che uso, positive o negative, ma che razza di parole sarebbero?
Bah, io proprio non mi capisco. E poi io chi sono? Sto scrivendo?
Sono qualcuno? C'è un autore reale ed un autore implicito come in tutti i libri normali?
Ah, già, quasi dimenticavo, sono Senza Titolo.
Insomma, così è come se un nome ce l'avessi, non vi pare?
Io non pretendo, io esigo, non in senso fatalistico, ma funziono così, come un magnete, attiro verso di me certe cose, ma lo faccio per natura, non perché io sia cattivo od altro.
E poi sì, perché no? Io sono anche cattivo, e sono buono, e sono di tutto, dipende da come mi trasformo sul momento.
Potrei raccontarvi una storia come non è in realtà per divertimento, oppure semplicemente perché la mia forza, involontaria come quella del magnete mi ha detto di fare così.
Insomma, se vi faccio del male vi chiedo perdono.
Vi chiedo perdono per essermi scritto, ma dovevo pur avere una parvenza di reale, no? Perché con la sola immaginazione non si può vivere in alcun modo.
E poi la colpa è anche vostra che avete preso in mano questo libro, ma ora, ora sì, bisogna andare fino in fondo alla questione.
Io sono Senza Titolo, e risolvere le questioni è il mio secondo nome.






















Capitolo terzo

La domanda non è chi sono io, ma dove devo stare.
In fondo l'essere non è importante, perché se hai lo spazio, e hai il tempo stai, così, senza bisogno di altri fronzoli.
Certo, esistere non so se sia una benedizione od una maledizione e se il posto in cui vivo è pure confortevole, allora siamo a cavallo.
Se ci fosse però un altro posto, io sognerei quel posto, e ci andrei, il più presto possibile senza farmi troppe domande.
Ma quel posto potrebbe non essere migliore, anzi, potrei andare a stare peggio.
E allora me ne rimango nel mio spazio, in un posto del quale non conosco neppure il nome. Tanto i nomi fanno parte dell'essere, e alla fine, l'essere, che importanza ha?

Mi stufo in fretta, dei miei capitoli, devo andare avanti. Raccolti i miei pensieri, ogni volta che li rileggo mi sembrano sempre più orribili, e penso di essere negato, per i pensieri, quindi vado avanti e me ne frego, in quel circolo vizioso che mi porta a produrre altri pensieri e a disgustarli. E così ne accumulo; li accumulo per odiarli, perché anche questo può essere divertente. Insomma, quante volte per dell'odio si sono risolte per sempre delle questioni? Sì, certo, non sempre si sono risolte bene, ma almeno si sono risolte. E' già qualcosa, non vi pare?









Capitolo quarto

Ahmed era un bambino insolito e scontroso, e non passava giorno nel quale lui non avesse litigato con qualcuno.
In un certo senso quasi si divertiva, lui amava la letteratura, amava esprimersi, amava le lingue, e tutte le volte si divertiva facendosi le sue ragioni, anche se ragione non l'aveva quasi mai.
Voleva proprio sorprendere la persona con cui litigava, e i litigi li studiava prima, e poi cercava di riprodurli così come se li era immaginati.
Quindi studiava, studiava tanto per farsi una cultura non indifferente, cosicché nei suoi litigi lui potesse fare alte citazioni di personaggio importanti, e anche meno importanti, tanti ne conosceva.
Litigava sempre con persone diverse, perché dopo un po' con la stessa persona finiva per litigare sugli stessi argomenti.

Vada in bando ogni tormento
Ecco riede il secol d'oro
Giocosi scherzan fra loro
Innocenza e Libertà

La virtù non move guerra
Ai diletti onesti e belli
Colà in ciel nacquero gemelli
Il Piacere e la Virtù

Poi Parini, Parini gli piaceva da morire, cercava sempre di fare sue citazioni, ma non era affatto facile, eh. Parini scriveva su di cose delle quali è difficile discutere nella vita quotidiana.

Vedete, anche qui sta l'arte del litigare, trarre qualcosa dall'intraibile e cercare di collegarlo come possibile, perché anche fare collegamenti è arte”.
Chi è Banana Yoshimoto


Secondo me, tutti, almeno una volta nella vita dovrebbero leggere qualcosa di Banana Yoshimoto.
E' la mia scrittrice preferita, e ha conquistato il pubblico italiano con Kitchen, edito nel 1991 da Feltrinelli, in prima traduzione mondiale.
E' una scrittrice piena di idee, che tra l'altro, leggendola, mi è parso abbia un modo di ragionare simile al mio. E' la prima che trovo. Ma non mi piace solo per questo. Mi piace perché lei i pensieri li sa scrivere, e io no, non so come spiegarvi, i suoi libri mi sembrano "Dio che si fa libro", mi sembrano libri perfetti,c he non hanno bisogno di essere toccati.
Lei stessa dice che i suoi libri devono essere migliorati, e al termine di un suo libro bellissimo scrive:"Rileggendo questi saggi, mi accorgo quanto io sia negata per la saggistica". Negata o non negata io, che mi annoio molto facilmente, non ho trovato una parola da sostituire.
E poi l'importante è lasciare dei valori morali.
In una società in cui tutto scorre velocemente, in cui non c'è mai tempo per fare nulla, figuriamoci il tempo di leggere, i suoi libri sono brevi e scorrevoli, e ognuno ti lascia qualcosa.
Se non avete paura di imparare, ascoltate ciò che ho da raccontarvi...

Fermarsi alle apparenze: il nome
Molti si fermano alle apparenze, e l'apparenza più apparente è sicuramente quella del nome.
In decine di discussioni mi sono sentito ripetere frasi del tipo: "Piacere, Davide" "Piacere, Banana" ma dai, come si fa a prendere questa persona sul serio?!
Hanno ipotizzato di tutto sul suo nome.
Adesso analizzeremo i casi, ma in realtà non ha senso: perché ci dobbiamo fare i fatti della sua vita personale. Ma saranno un po' affari suoi?!
Comunque, a scanso di equivoci ecco tutto: all'inizio di pensava volesse fare dispetto al padre, forse il più grande filosofo giapponese del 1900, tra l'altro morto da poco, alla fine del 2012, si chiamava Takahaki Yoshimoto ed era una persona di grande prestigio. La figlia in realtà si chiama Mahoko, ma ha scelto un pseudonimo, impossibile per fare dispetto al padre, persona che lei ha sempre stimato molto e alla quale ha anche dedicato alcuni suoi libri.
E allora perché ha deciso di chiamarsi Banana? Tra l'altro devo ricordarvi che in giapponese banana significa proprio banana. In realtà ha preso il nome dal red banana, un fiore che cresce sull'isola di Okinawa, isola dal clima mite nel sud del Giappone. Da un nome alternativo di tale fiore, prende il nome anche Basho, forse il più grande poeta giapponese mai esistito, che si è annegato ubriaco nel fiume giallo cercando di catturare la luna riflessa sull'acqua.
Banana infatti, con questo nome, si è autoaugurata di diventare una scrittrice grande almeno quanto Basho(Sperando però di non fare la stessa fine ;) ).

La sua vita
Sposata con un musicista e avente un figlio che sta iniziando le scuole elementari, Banana nasce a Tokyo 50 anni fa dal padre Takahaki, filosofo, e la madre, che ha dei problemi mentali.
I problemi mentali della madre si aggravano in particolar modo dopo una rapina a mano armata da parte dei ladri. Non vi sono ripercussioni, fisiche e la famiglia rimane completamente illesa, tuttavia la madre non guarirà mai del tutto dallo shock. Il padre, da buon marito, spende tutti i suoi soldi per le costosissime cure mediche, finché la madre non torna a stare relativamente bene.
Takahaki non può rinunciare ai suoi libri e alle sue serie di polizieschi la sera, per il resto, è un padre tutto lavoro- famiglia, attento al benessere dei suoi famigliari.
Banana, con una sorella di pochi anni più grande, ora mangaka piuttosto importante, crebbe in fretta, tuttavia dopo i 12 anni cade in depressione, guarirà, incredibile ma vero, guardando il film Suspiria, sì, proprio quello di Dario Argento.

Il mio antidepressivo è Dario Argento

Guarita dalla depressione, inizia ad interessarsi dei libri di King, specialmente le sue storie non horror e poi inizia a lavorare come cameriera in un golf club.
Durante questo periodo inizia a scrivere, ed intorno ai trent'anni pubblica il suo primo libro, Kitchen, romanzo sulla solitudine giovanile, in un crescendo tragicomico di ambiguità, scriverà Amitrano, il suo traduttore di fiducia sulla quinta di copertina della traduzione.
Insomma, da li Banana non si ferma più e in due anni scrive circa 7 libri, lasciando il suo lavoro. Il datore capisce la sua situazione, e i due resteranno amici, fino a che lui non morirà di cancro.


Cosa scrive Banana?
La Yoshimoto ha uno stile del tutto particolare, indefinibile, e non scrive generi precisi, ma si affida a quel che ha voglia di scrivere.
Nei suoi libri scrive mettendo elementi della sua vita quotidiana. Scrive storie completamente innovative, di fantasia, che il suo traduttore manterrà in uno stato di freschezza dopo latraduzione, cercando di conservare il suo stile, e riuscendoci al meglio.
Amitrano, professore di lingue orientali all'università di Napoli, conoscerà di persona Banana, quando Banana venne in Italia per il premio maschera d'argento. In realtà poi tornerà in Italia per altri premi ancora.
Dario Argento anche avrà il piacere di fare la sua conoscenza, a Milano. I due instaurano un ottimo rapporto di amicizia. Banana, anni più tardi scriverà A proposito di lei, romanzo tratto da uno dei film di Dario Argento, e proprio a lui dedicato.


Insomma, ho avuto la possibilità di dirvi veramente poche cose sul conto di Banana, ma poi, lette tutte insieme senza immagini, senza arricchimenti, mi rendo conto che possano risultare noiose.
Se siete arrivati a leggere fino a qua, vi devo davvero ringraziare, se poi, con questo post avessi convinto qualcuno a leggere Banana, ne sarei soddisfattissimo.

NB   Su internet si trova di tutto. Fatevi consigliare il libro da leggere, ma leggetelo, almeno provatelo, vi pentirete di non avere mai letto i libri di quest'autrice. Chi la conosce, Banana, la sua scrittura piace, il problema è inquadrarla ed iniziarla a leggere. In questo articolo ho dato un primo approccio alla lettura della stessa.

Su Ebay trovate dei suoi libri a poco prezzo, e anche in librerie poco fornite potrete trovarne. I suoi libri costano poco, 6 o 7 euro e sono quasi tutti stati pubblicati dall'Universale Economica Giangiacomo Feltrinelli.

Se digitate su google aforismi di Banana Yoshimoto, potrete interessarvi velocemente a questa scrittrice; in questo post non ho messo molte sue citazioni perché sennò il post diventava troppo lungo e nessuno l'avrebbe letto, e già non so quanti l'avranno letto tutto.

Chi l'ha letto è pregato di commentare per le ragioni indicate agli articoli precedenti.
SUNTO DI PEDAGOGIA ADOLESCENZIALE

Davide Fassola









Alle persone che ammiro


























A mo' di premessa

Sono tanti i misteri dell'Universo. La pedagogia è uno di questi. Ci sono sì i pedagoghi, ma, citando Daniel Pennac in Diario di scuola “Che pedagoghi eravamo quando non eravamo pedagoghi!”. Questo è il testo di un intero capitolo del libro.
Ci sono stati e ci sono tuttora diversi studiosi di pedagogia, ma molti suoi aspetti rimangono ancora celati nel mistero. Questo saggio non ha l'obiettivo di chiarire queste idee, ma di analizzare una situazione ed alcuni punti di vista.
Quale modo per scrutare meglio i pensieri di un ragazzo se non quello di guardare il suo account facebook? Tranne che per i ragazzi timidi i caratteri passano attraverso lo schermo traslucido e contribuiscono a creaci un'idea della persona in questione.
Chiaramente affidarsi solo ad una singola fonte, per quanto rilevante essa possa essere, non è certo sufficiente, Bisogna scavare più a fondo. L'unico modo è conoscere bene la persona designata per l'analisi.
In questo saggio verrà analizzata una persona che io stimo molto, e che venendo a conoscenza di quest'ultima mi si sono aperti nuovi orizzonti e per questo la devo ringraziare. Ci sono modi e modi. Io sarei assai felice se mi donassero un documento su di me scritto di getto, per pura ammirazione, o anche semplicemente una storia dedicata a me. Con il presente non sono sicuro di fare piacere alla persona, se io sapessi tutto di pedagogia forse potrei capirlo subito.
Mi piacerebbe scrivere quasi poetico, con un linguaggio colto e specifico, ma purtroppo le mie conoscenze non mi permettono di dare il meglio. Prego pertanto i signori lettori ad avere pazienza quando darò mostra dei miei pessimi difetti.
Arricchisco il testo di frasi informali per recuperare l'attenzione del lettore e rendere meno nojosa la mia scrittura.
Grazie per la comprensione,
l'autore
























Ruiz

Scusami, era solo una bat-tuta” facendo riferimento all'abito che indossavo.
Forse un bambino avrebbe riso, ma io no” rispose freddo ma non troppo lui.

Questo è un pezzo di discussione che mi è capitato questa sera. Io penso che per vivere con i leoni bisogna vivere da leoni. Così per adattarsi alle persone. Ma ci sono caratteri troppo differenti, che non possono essere in alcun modo messi a confronto e quindi le due persone non si possono adattare in maniera accondiscendente. A me spiace che io e Ruiz siamo fatti così, ma non me la sento di adattarmi in maniera tale da perdere la mia essenza.
Lui forse è una persona troppo intelligente per me. Si capisce dai suoi pensieri, dal suo modo di parlare, dalle cose che-banalmente- fa.
E se si scava un po' più a fondo possono emergere nuovi elementi, come già detto.
E allora a noi non ci resta che scavare. Ecco cosa scrive sul social Facebook.

anche se la vita è una sola bisogna fruttarla bene perchè non si vivrà per una seconda volta

Considerando che questa è la prima cosa che ha messo di sé su facebook, be', non è da tutti. Chiaramente non essendo di madrelingua italiana troveremo alcuni errori, ma non importa.
Si augura quindi di vivere una vita all'insegna della salute e del rispetto del tempo, dato che si vive una sola volta.
Citare qualcosa che lui pensa, anche in un banale discorso può rivelarsi un qualcosa di molto gradito. E questo vale con quasi tutte le persone. Come in tutte le cose non bisogna però eccedere.

è megli sprecare 1 mn della vita che la vita in un mn

Questo è un pensiero che ha pubblicato subito dopo il primo. Da esso, senza conoscere la persona che lo pensa, emerge che la vita va vissuta con calma, cioè che la vita non va vissuta in un minuto, mentre, conoscendo il soggetto, che ha pubblicato la frase subito dopo la prima, che augurava una vita piena di eventi, la frase cambia totalmente significato.
Questa è la prima applicazione pratica dei concetti che abbiamo fissato in questa “lezione”.

mia madre oggi mi hadetto "non ti voglio vedere piu davanti alla TV" e io le ho risposto "allora non guardarmi"

Qui invece abbiamo un episodio ironico, un ironia che poi questa persona andrà perdendo. L'ironia, purtroppo e menomale, è un elemento che cambia parecchio nel corso di singoli mesi. Ad esempio prendiamo il diario di Anne Frank. In questo una parte narra delle liti di Anne con la sorella e delle sue rime mestruazioni. Più avanti commenterà quello che ha scritto come immorale e si vergognerà di averlo scritto. Quindi non solo l'ironia varia. Nei soggetti più intelligenti vi è una tendenza a cambiare spesso nel corso del tempo, ma per concetti propri, non per le influenze subite, o meglio: non sempre.


venerdì 14 marzo 2014

Un regalino per i miei lettori

Diciamocelo chiaramente, questo blog non è stato un successo, assolutamente no.
Ci sono stati diversi problemi e poi sono stati risolti. Ne permangono due:
1. Il mio mancato rispetto delle promesse.
Ora vi spiego tutto, molti di voi la interpreteranno come una stupidissima scusa, siete liberi di pensarlo però io dico lo stesso come sono andati i fatti: ho avuto problemi di salute e tra le varie visite di pomeriggio tardo e il vario lavoro non ce l'ho fatta a reggere il ritmo. Comunque ora ho più o meno sorpassato tutti i problemi che avevo.
2. Ordine.
Sto mischiando articoli e comunicazioni di servizio a caso.
Le comunicazioni di servizio poco importanti verranno da me eliminate dopo un po', mentre quelle importanti permarranno. Dato che io mi occuperò di vari argomenti siete pregati di fare una selezione di questi.
Non sono talmente tanti da permettermi di creare dei sottogruppi, a quelli potremo lavorare in futuro, ma in un futuro molto lontano.
Finché non raggiungo un numero cospicuo di lettori(Almeno 1500) non riuscirò ad installare il servizio di newsletter per i costi troppo alti. Se naturalmente qualcuno ha dei consigli, Lo prego di darmeli in un commento, gliene sarò riconoscente e gliene saranno riconoscenti i lettori.
Non posso garantirvi, come avrete notato , la regolarità dei miei articoli, ma sicuramente cercherò di far sì che situazioni di promesse non rispettate come questa non capitino mai più. Per questo per il momento non posso farvi alcuna promessa. Il mio consiglio è di visitare questo blog quando vi capita, quando avete tempo, quando l notate, magari tra i preferiti(E' bello sognare, ma sì, dai, i sogni sono fatti per essere realizzati: traduzione: metti questa pagina sui preferiti :D).
Per finire dovrò pure farmi perdonare per tutti questi problemi che vi ho dato, no? Quindi una promessa ve la devo per forza: tra non meno di una settimana metterò a disposizione un buon pezzo di un mio prossimo e-book gratuitamente in anteprima assoluta, solo per i miei lettori. Il documento tratterà di pedagogia sperimentale, con accurate analisi di persone, insomma, non vi anticipo troppo, sennò non legge più persone.
Se poi entro un mese riesco a raggiungere le 1500 visualizzazioni di pagina(Per l'e-book in anteprima), e attenzione sottolineo visualizzazioni, non di certo lettori, quello è un sogno per avere la newsletter, ma per quello ci vorrà molto più tempo. Dicevo, se raggiungo i 1500 metto a disposizione gratuitamente tutto l'e-book.

Che cosa ne pensate? Riuscirò a guadagnarmi di nuovo la fiducia dei 36 lettori che, fedelissimi, mi hanno seguito articolo per articolo?
Lasciate un commento così mi direte la vostra.
Buon fine settimana!

P.S. Nonostante le diverse visualizzazioni di pagina che ho avuto, ho notato che nessuno ha commentato. Il commento non deve essere qualcosa di eccezionale. Io accetto di tutto, anche gli insulti, anche quelli sono costruttivi, vedo dove ho sbagliato e miglioro. Tutto questo per la salute del blog. Insomma, i commenti sono graditissimi. Naturalmente non insisterò ancora per molto, non è che tutte le volte farò questo discorso, però, ancora per una volta, mi sembrava importante puntualizzarlo.

sabato 22 febbraio 2014

SANREMO 2014
LE PAGELLE DELLE CANZONI IN GARA
Per fortuna ora va meglio e i problemi tecnici speriamo non si manifestino più. Non penso troverò il tempo di aggiustare gli scorsi articoli, in ogni caso analizzerò le varie canzoni rimaste in gara questa sera, senza perdermi in altri fronzoli che forse, e ripeto forse, analizzerò più avanti. Ho fatto presente il problema. Come al solito invito tutti voi a commentare per delle discussioni. Se qualcuno di voi ha dei pensieri li scriva. Io non posso pensare che le 26 persone che hanno visitato il blog ieri non abbiano pensato a nulla. Però è anche vero che ieri non è stato un grandissimo articolo, ma ora, ripeto, il problema è risolto.

GIULIANO PALMA COSI' LONTANO
Il cantante è simpatico ed ha talento. Avrà sicuramente una buona valutazione, ma secondo me non può vincere il festival. Forse perché ci sono troppi buoni cantanti. Bisogna però fargli i complimenti. Molte canzoni sono belle nel ritornello e noiose nel resto. Invece bisogna dire che la sua si mantiene orecchiabile per tutto il suo corso. VOTO 7

NOEMI BAGNATI DAL SOLE
Diciamo che la sua voce aiuta molto la canzone che non è fantastica, ma si mantiene ad un certo livello. Il pubblico probabilmente non ha fatto caso al senso della canzone e del suo testo ma è rimasto abbagliato dalla sua voc, che viene esposta nella sua tonalità migliore. Però l'idea del coro abbellisce la canzone, un po' troppo ripetitiva e banale. VOTO 6.40

RON DEL FORNO SING IN THE RAIN
Sembra volere essere un'imitazione dei grandi americani anni '60. Purtroppo però la voce di Bob Dylan non è facile da imitare. Si intuisce tutto già dal titolo. Però per carità, è suo diritto farlo, quindi un incoraggiamento anche per lui, come per tutti. Bisogna dire che per essere un'imitazione portata a Sanremo deve essere stata fatta bene, cioè, gli arrangiamenti sono tutti nuovi. VOTO 6.85

ARISA CONTROVENTO
E' difficile non partire prevenuti con una canzone del genere. Assolutamente fantastica. Il testo migliore di quest'anno, e le rime non sono per nulla scontati. Arisa è un'ottima interprete, quindi alla fine si è adattata perché se si deve proprio trovare una cosa da dire contro di lei è che il suo timbro poteva essere usato meglio, in maniera più completa. Unica cosa, per tutto il resto assolutamente perfetta. Quest'anno probabilmente rischierà. Rischierà di vincere. VOTO 9

FRANCESCO SARCINA NEL TUO SORRISO

Bella l'introduzione. Sarà questione di gusti, ma la sua voce non mi convince e la canzone dopo si fa noiosa, troppo noiosa per rimanere in gara. Il ritornello può svegliare chi si stava addormentando senza però esagerare. Il posto poteva essere lasciato a qualcuno un po' più... come dire... valido. VOTO 4.30


MAURIZIO CROZZA
L'entrata è stata simpatica. L'appello all'Europa è stato carino da parte sua, che sia stato utile questo non lo so. Il suo stile intenzionalmente androgino mi sembra adatto a Sanremo e le sue idee sono sicuramente giuste e mitiganti, volte a fare riflettere le persone con un sorriso, senza prendere le cose troppo seriamente, dando tuttavia un certa importanza alle cose. Bella la sua frase personale:”La fatica è bellezza”. Non è però carino offendere paesi con il Belgio. Se noi italiani abbiamo tante bellezze è stato merito di chi è venuto prima di noi. Noi italiani siamo determinati, ma spesso non abbiamo i mezzi, o ci fanno passare la voglia(Una burocrazia a caso).
Viva l'Italia, ogni tanto è importante ricordarlo! VOTO 8


PERTURBAZIONE L'UNICA
Il cantante ha una voce fantastica e collabora alla perfezione con il resto del gruppo. Tuttavia la canzone ha un testo davvero superficiale. Semplice, fin troppo. Nulla di particolare da appuntare. VOTO 6.30

GIUSY FERRERI TI PORTO A CENA CON ME
L'ennesimo testo banale. Tuttavia l'utilizzo di alcune parole è appropriato, nel senso che alcune parole sono più sentite di altre. Se dici cuore, a seconda del contesto e a seconda del momento della canzone in cui lo dici può avere un significato un po' differente. Diciamo che lei canta con sentimento. La canzone non è troppo orecchiabile ma sì sa che nessuno è perfetto, o perlomeno i perfetti sono pochi e non al festival di quest'anno. VOTO 6.75

FRANCESCO RENGA VIVENDO ADESSO

Si sa che al pubblico piace molto la sua vocalità, tuttavia io non lo risparmierò dalle critiche. Mi spiego meglio: non ha cantato assolutamente male ma lo analizzerò meglio. Appena qua sopra vi avevo detto dell'uso delle parole a seconda del momento della canzone, ecco, secondo me Renga, o l'autore della canzone di Renga non ha saputo sfruttare al meglio quello che poteva essere un vantaggio. Il suo fare piuttosto disinvolto va a suo favore e la sua tonalità è la solita, quindi buona. Non ha dato il massimo di quello che poteva dare ma è stato comunque bravo. VOTO 7.20


LUCIANO LIGABUE
Il pubblico ha parlato da solo. Luciano Ligabue, un nome una garanzia. Ha cantato i suoi più grandi successi e ancora non si notano segni di vecchiaia, e questo non è poco. Che altro dire ad un artista? Bravo. VOTO 8.40

RENZO RUBINO ORA
La parte musicale è molto bella. Forse copre un po' troppo Renzo, che ha una voce flebile. Flebile ma intonata, e il piano che suona mentre canta ci sta bene. L'orchestra, dopo l'introduzione lascia spazio alla sua voce per poi riprendere il controllo della situazione. Lui fa' gesti concitati, si diverte a cantare, anche durante l'esibizione finale, senza fare differenze tra quest'ultima e le esecuzioni fatte durante le prove. Questo va a suo favore e alza di un bel po' il voto, che non era troppo positivo. Il coro forse è un po' banale, specialmente ora, che è già stato usato in maniera più che appropriata da altri cantanti in gara, insomma, questi cantanti lavorano, come l'orchestra, bravissima, che non merita quei miseri posticini che hanno riservato loro. D'altronde non si può avere tutto, ma rispetta agli anni scorsi è molto peggio. VOTO 6

ANTONELLA RUGGIERO DA LONTANO
Devo ammettere che la sua voce non mi piace moltissimo e i segni dell'età, seppur quest'ultima non sia troppo avanzata, già si fanno sentire. La canzone non è bella né tanto meno orecchiabile anche il ritornello rischia di farti addormentare. Insomma, non ne ha azzeccata una, manco a fortuna.

La canzone, senza né capo né coda si conclude in maniera fin troppo classica. Lei si comporta come se fosse un ospite, non semplicemente disinvolta, ma si vede che pensa di vincere. VOTO 2.20

RAPHAEL GUALAZZI E THE BLOODY BEETROOTS LIBERI O NO
Quando uno ha una voce mediocre si può ingegnare come ha fatto Raphael. Con la sua voce debole ed il suo bel pianoforte si è presentato con il suo fantastico chitarrista misterioso che incentrava l'attenzione su di lui quando la situazione vocale si faceva difficile. Alla fine lui non ha cantato tanto male e l'idea di usare la voce acuta non è stata brutta anche se un po' ridicola. Geniale l'utilizzo del coro, le loro gestualità, tutto studiato al meglio. Buono il testo e l'uso dei tempi e delle parole, insomma, se solo la voce fosse migliore probabilmente avrebbe vinto il festival. VOTO 8.65

CRISTIANO DE ANDRE' CIELO VUOTO
Come ho già detto negli scorsi articoli, ha cercato inutilmente di imitare il padre. Sebbene il timbro sia più o meno lo stesso(La voce del padre è forse più grave, ma non di molto), il padre canta indubbiamente meglio di lui, e quando tu, cantante, decidi di cercare di emulare un grande, ne devi essere cosciente e devi sapere che il pubblico ti paragonerà a quel grande. La canzone è un po' noiosa e ripetitiva, senza però cadere nell'oblio dell'incapacità. VOTO 5

FRANKIE HI-NRG PEDALA
Lo stile di questa canzone, dal canto mio non si addice molto al carattere di Sanremo, tuttavia bisogna cercare di essere sempre sé stessi, quindi stimo Frankie anche per quello. Lui ha una buona voce, il testo è sensato e la canzone è accettabile, tuttavia manca ancora qualcosa per la sufficienza. VOTO 5.50

Bene, le canzoni sono finite. Con questo io ho concluso questo articolo nonostante le mille difficoltà tecniche. Pubblico i miei pensieri prima che vengano proclamati i vincitori. Domani scriverò due articoli, uno che non c'entra con il festival, nel quale parlerò di qualcos'altro e anche un po' di me, così potrete capire sull'altro articolo, relativo al festival, sulla base di che cosa mi sono permesso di giudicare i cantanti in gara e farò alcune considerazioni sulle altre sere, visto che non è andata benissimo, come pubblicazioni. Insomma, un po' di tutto, quindi continuate a seguirmi.

Spero, con questo progetto di non avervi annoiato e spero, per questo articolo di ricevere un po' di più delle 3 visualizzazioni che ho ora. Grazie di aver letto il mio elaborato. Buona serata, tutti in attesa del vincitore!

venerdì 21 febbraio 2014

SANREMO 2014-QUARTA SERATA

Vieni avrete notato Sicuramente QUESTO e Una serata DEDICATA all'esecuzione di brani Famosi da altera parte dei PARTECIPANTI.

NEL BLU DIPINTO DI BLU Stile innovativo, FORSE non adattissimo al timbro di voce del cantante, ciononostante E Stato piacevole. Si Può osare di Più. VOTO 6 -

VERRANNO A CHIEDERTI DEL NOSTRO AMORE Di Cristiano de Andrè, il Che per l'ennesima Volta cerca di copiare il padre, Secondo me Senza Successo, ma SI mantiene annuncio ONU Certo LIVELLO. L'esecuzione E Corretta, Chiaramente NON C'E UN LIMITE alla Perfezione e QUANDO scegli ONU bravo Pezzo difficile di ONU cantante, Molto bravo, devi Essere Consapevole Che ti paragoneranno Una Tal Quale cantante e non apprezzeranno al megli le Tue doti canore. VOTO 5.5

Comunicazione: ho notato Che le classifiche, delle Quali vi parlerò di tradi poco, alla Prossima PUBBLICAZIONE (Una PUBBLICAZIONE OGNI Quarto d'Ora, quindi ricaricate la pagina stessa), non rispettano esattamente I Miei pareri Espressi, poi Sara Interessante analizzarli. Se non AVETE letto lo scorso articolo, vi Consiglio di farlo, per i riferimenti Che Farò Durante l'articolo. 
Non ho avuto moltissime visualizzazioni, non Importa, io scrivo per il puro Piacere di SCRIVERE, se poi vengo letto, la Cosa mi da gioia, ma non e Il mio Intento finale, E Qualcosa ONU in UI, ma ONU Qualcosa di Molto gradito.
Poi recuperiamo la altera parte il Che non ho Visto Oggi e la altera parte finale di Ieri sera Che ho ESCLUSO, Cercando di Tariffa Una sintesi per goderci al meglio la serata di Oggi. 
Buona Continuazione.

Arrossire NON Di Giorgio Gaber Io non so cosa stia succedendo. Scrivo le parole e poi si modificano da sole, si vanno a formare errori strani, poi si cancellano delle frasi e le devo riscrivere. Sentite, mi spiace, però il festival è ora e non mi posso impegnare per capire che cos'abbia il sever, il programma il computer, sì, insomma, blogger, ci siamo capiti. Io cerco sempre di essere ordinato, di raggiungere la perfezione(che tanto alla fine non raggiungo mai) ma questa cosa mi da un fastidio che non vi immaginate, quindi mi impegno a trovare una soluzione e, se nei giorni prossimi avrò tempo correggerò questo articolo e quello di ieri. Per oggi abbiate pazienza, tanto più o meno il senso si comprende. Sappiate solo che non sono io ad essere analfabeta. Dicevo di Giorgio Gaber, sì, Rubino ha cantato bene, chiaramente vale lo stesso ragionamento fatto per De Andrè, e probabilmente lo stesso ragionamento varrà anche per i prossimi cantanti. Complessivamente buono. 6.70

ENRICO BRIGNANO ENRICO BRIGNANO a co

IMPOSSIBILE CONTINUARE PER PROBLEMI TECNICI.

Ieri è stato impossibile continuare l'articolo per problemi tecnici già descritti. Ora è tutto risolto, almeno spero. L'articolo è comprensibile. Tenetene conto e leggetelo prima di quello di oggi. Perfetto, se l'avete già letto passate a quello di oggi.
Mi scuso ancora per l'inconveniente.

giovedì 20 febbraio 2014

IL FESTIVAL DI SANREMO

Eccoci Finalmente Arrivati ​​a Sanremo 2014. Terza serata, ed io, in Ritardo Vieni Al Solito, Inizio di scriverne.

Anzitutto mi scuse sare Ultimamente Sono Stato poco Presente, cercherò di Recuperare la la la la Gli Articoli Persi per farmi Perdonare. Poi, per la newsletter, scusate se Faccio Adesso le Comunicazioni di Servizio, ma Semper meglio Ora Che mai. Newsletter Il Discorso E CHE zona Qualsiasi CHE SI scelga costa, e non POCO. Ultimamente ho Pochi non MOLTI Fondi e non mi POSSO permettere granché delle Nazioni Unite, quindi, QUANDO AVRO Un po bel 'piu di lettori Perchè per Il Momento Siamo Un po'. Se trovate Utili le Iniziativa di blog QUESTO, consigliatelo a qualcuno. Ho avuto Occasione di Notare, e con QUESTO chiudo la Parentesi Comunicazioni, il Che APPENA Pubblico il Messaggio MOLTI leggono e poi non Legge Praticamente Più Nessuno. Anché Perchè essendo ONU piccolo blog E distinguersi difficile. Be ', Menomale Che la scalata non ê facile, sennò non sarebbe divertente.

Vediamo Un po 'di iniziare.

La coppia Dell'Anno: Lucianina e Fabio
Che dire su di Loro, Sono simpatici, i non saranno i Migliori presentatori Che Sanremo abbia mai avuto, però Sono Sicuramente simpatici, e la Loro leggerezza E Sicuramente L'Ideale per chi vuole Switch to Una serata rilassandosi UN PO '. Quindi funzionano Assolutamente. Buoni i Tempi e l'Organizzazione.

La bufala
Vergognoso E Stato l'Inizio. Due lavoratori SI volevano suicidare e l'avrebbero Fatto se Fazio non Avessé letto la Loro Lettera. Si e Scoperto Che Mamma Rai li AVEVA reclutati prima e dormivano in hotel ONU ONU Quattro Stelle a circa duecentocinquanta euro a notte. I lavoratori Che SI volevano suicidare. Tutto per 'sto benedettissimo Pubblico. Non ho Assolutamente buoni rapporti con la Rai, Trovo Inutile pagare il canone poichè se dovessimo pagare Tutte le Reti Televisive ... insomma, non saremmo messi Molto bene. A Parte Che messi bene non lo siamo La La La La neppure Cosi. A dir la Verità io mi priverei Proprio della Televisione, ma QUESTO E Tutto ONU Altro Discorso. Insomma, l'Inizio e Stato Assolutamente, Ribadisco, vergognoso.

La prima serata
Cosa Voglio Tariffa Progetto con QUESTO? Voglio portarvi ad un'analisi guidata del Festival di Sanremo MENTRE guardando lo Stato. Gia non ho moltissimi lettori e non SARA, facile, ma vi Invito caldamente Una di di di di Seguire l'Inizio di Quelli che saranno i tormentoni dei Prossimi Mesi. In OGNI Caso, Questi,,,, Articoli vanno letti idealmente MENTRE SI guarda Sanremo. Se qualcuno di Voi non ha Seguito Sanremo MA vuole Sapere COM'E Andata, Che Guardi il video di di di di REGISTRATO, oppure il Che legga QUALCHE articolo, vieni QUESTO, Perchè informarsi ë Importante.

Cosa ne Penso festa di QUESTO? Penso Che Sia di Qualità Nettamente Inferiore allo scorso e mi spiace, tuttavia Rimane comunque di ONU Certo LIVELLO, insomma, vale la pena di seguirlo, se non per i cantanti, Momento per trovare delle Nazioni Unite in cui ci si si ritrova in famiglia, o per Gli Ospiti, vieni Franca Valeri. FORSE Più avanti parleremo anche di lei.

Una Comunicazione Che mi sembra Giusto prezzo, ma non Così Perchè il mio istinto mi dice LO: Io abito a Sanremo. Ho potuto Notare poco caos quest'anno, RISPETTO Agli Anni scorsi. Non Ê Assolutamente ONU buon Segnale, ma il guaio E il Che i sanremaschi Sono contenti Che non ci SIA caos. Da Una Parte E comprensibile, dall'altra Sanremo e Una Città in Crisi, con ormai poco turismo e il Festival E L'unico avvenimento Che la Tiene in vita, il Che apporta Una quantita decente di turismo. E SI sanremaschi SI Lamentano. E 'Arrivato ONU Disperato annuncio Una persona Che ti vuole Aiutare il Che e Una stupida, di Andare via. Non cogliere l'Utilità Che ha, insomma, sputarci sopra.

Sulle prime dovuto Serate cercherò di Essere breve Così passiamo alla terza Che seguiamo Insieme questa sieri.

Sulla Prima Serata, DOPO la pessima figuraccia della Rai, ABBIAMO avuto Il Piacere di VEDERE MOLTI Ospiti illustri. Prima fra Tutti Raffaella Carrà Che, sebbene la Veneranda SUA ETA SI mantiene Semper in Una forma decente, ma Chiaramente non paragonabili a QUANDO cantava il "tucatuca" con Alberto Sordi. Infatti FORSE sarebbe stato I I II Più opportuno mostrare quello in video vecchio Nazioni Unite. ALTRI Ospiti Importante Sono staticamente Cat Stevens, Assolutamente fantastico, ha commosso il Pubblico con standing ovation. Per Noi e Stato ONU onore averlo al Festival di Visto Che confrontare Molto raramente in Televisione.
I cantanti avremo Occasione di analizzarli in Seguito.

Seconda serata
Seguo lo Stesso Criterio della prima serata. Sui cantanti cercherò di dire Di Più in Seguito. Per Gli Ospiti Passa non puo inosservata a Franca Valeri Che, forte dei Suoi 94 Anni di Età, con ONU soliloquio ha Dato sfoggio delle Capacità Che le Sono rimaste. La Littizzetto, Che ha Fatto dell'ironia su di Tutti, con lei era visibilmente emozionata, E QUESTO E Stato molto bello.

Terza serata
Partiamo da Adesso, le 23, cosi non ci perdiamo le parti.

RENZO ARBORE Nei Discorsi e Stato parecchio noioso, MA QUANDO SI E Messo a cantare, Tutto il Pubblico SI E Assolutamente emozionato. Dovrebbe cercare di di di di di Seguire il Famoso Valore blog di QUESTO, Che approfondirò in Seguito: "Osare la Giusta Importanza annuncio OGNI cosa". VOTO 6.5

Assolutamente CARINA E Stata l'idea della protesta, FORSE La migliore di queste tre Serate, noiose UN PO '. Un uomo SI E Alzato Dal Pubblico Ed. ha Iniziato a protestare Dicendo Che al Festival della canzone italiana SI DEVE Sentire cantare da solista. Stesso E lui ha Iniziato a cantare. In Quel Momento la Sicurezza e intervenuta, e lo Stesso addetto alla Sicurezza, APPENA ha Portato il disturbatore Fuori, ha Iniziato a cantare. Da Li Si Sono Alzate diversificata Dal Pubblico PERSONE, ovviamente erano Tutti d'Accordo, ndr Hanno Iniziato a cantare. Iniziativa fantastica, il Che non avevo mai Visto. VOTO 8.25

Noto QUESTO Istante alcuni ERRORI Che io non ho compiuto, tipo le Maiuscole. Colpa del Calcolatore oppure Dello Stesso anche blogger.

NOEMI   Nulla da dire. QUANDO Una Ê brava a cantare Che ci vuoi biglietto? giudicare il Suo sguardo? Non Sono il Tipo. Ha Fatto FORSE meglio di MA e Stata comunque Molto brava, Si e mantenuta ad ONU Certo LIVELLO, Quel LIVELLO Che le permette di Essere Famosa. VOTO 7,75

ANTONELLA RUGGIERO Parecchio agitata. Be ', E Cosa assai normale, Perchè Sanremo e Sanremo Ed. Essere agitati E Il Minimo. agitati Tuttavia non ho Trovato il variabile PARTECIPANTI E Gli Ospiti, tutt'altro mi Sono sembrati alquanto disinvolti. Tornando a lei, la canzone E FORSE UN PO 'noiosa e ONU tantino banale, FORSE non adattissima alle sonorità citare in Giudizio, o era FORSE agitata Proprio Perchè non ha Dato il massimo.Sul finale SI E Un po' ripresa. VOTO 5

ARISA Da lodare E L'autore della SUA ormai unica canzone rimasta in gara, Giuseppe Anastasi. Il testo e originale Tutto QUESTO E Ancora DA VEDERE. Eh Gia, Perchè ci aspettano Ancora Un po bel 'di Sorprese, SI spera.
La sera prima era Arisa Molto agitata, inoltre Solo guardando le Sue mani, il Che non sapeva colomba Tenere e SI Teneva Una mano con L'Altra, Che tremava
Sonorità Migliore Molto, Quella di questa sera. Complimenti Arisa, Quando te lo Meriti te lo Meriti.
VOTO 8.5

RON Probabilmente il Suo Intento E emulare miti Quali Bob Dylan e Paul Simon, tuttavia racconto Compito non ê esattamente alla SUA Portata, also vocalmente Parlando. Ha Cercato di mischiare Ritmi e parole italiane ed Inglesi. Di per sè non ê Sbagliato, tuttavia la melodia, un mio Avviso non ê Molto orecchiabile, quindi FORSE non troppo da festival. Ma this Ê un'opinione Personale. Penso Che con i vari cantanti bravi Che ci Sono E Che impossibile Ron vinca, tuttavia non se l'é cavata male ma, ripeto, ha Scelto ONU Obiettivo non alla SUA Portata, ma il risultato di posta tutt'altro Che malvagio. VOTO 6,25

GIULIANO PALMA L'ultimo della serata. Per Oggi ABBIAMO quasi Finito.La sagacia di questa persona è piacevole. La sua voce è buona. Nulla da dire. Secondo me la sua canzone non ha nulla di epico ma è comunque carina e di un certo livello, quindi grazie, Giuliano. Vorrei ricordare che io commento spesso la personalità ma non ne tengo conto nel giudizio finale, tengo conto di due fattori principali: la canzone e la voce. VOTO 6+


Ci risentiamo domani sera. Ho solo un piccolo problema. Sono impegnato nelle prove della mia orchestra fino ad ora da determinarsi, certo è che però prima delle 23 non potrò essere a casa, appena ci sarò scriverò. In ogni caso sabato sera, la serata finale, non intendo perdermi un solo istante della musi-cronaca.
Grazie per aver letto questo articolo e buonanotte.






giovedì 6 febbraio 2014

COME SCRIVERE UNA CANZONE

Premetto che io non sono un compositore, né tanto meno un cantautore, quindi nemmeno cantante, tuttavia mi interesso all'argomento e mi farebbe piacere rendervi partecipi a questo interesse.

Chi non ha mai sentito il bisogno di scrivere qualcosa? Anche solo un racconto. In molti poi avranno pensato di scrivere una canzone, magari la prima volta che hanno preso in mano una chitarra, sentendo l'odore del successo che già li pervadeva.
Nulla di sbagliato, anzi, vi voglio dire che non è solo un sogno, anzi sì, vi dirò che è un sogno, voglio essere sincero, ma i sogni sono fatti per essere realizzati.

Iniziamo:

Passo primo: Essere creAttivi:
Mai sentita come parola? Non importa, ora l'hai sentita.
Partiremo dall'antitesi della nostra tesi, che, premetto, avrà due concetti principali: la creatività e l'attività.
L'antitesi l'ha formulata nientepopodimeno che Pablo Picasso, il quale diceva:
I mediocri copiano, i grandi rubano.
Ora, dato che io analizzo sempre o quasi anche l'altra campana, lo imparerete conoscendomi meglio nei prossimi articoli, vi dirò che questa frase non è del tutto scorretta, tuttavia, specialmente quando si è all'inizio non conviene né copiare, Né rubare, impareremo perché nelle righe di seguito.

Perché essere attivi? Perché senza l'attività significa che non c'è né la voglia, né la motivazione, e con l'attività queste due caratteristiche possono sopraggiungere. Se hai letto il mio ultimo articolo Attivati!, ne sai qualcosa. Quindi dobbiamo sempre essere attivi, sennò ci adageremo sugli allori, ricordi la Costanza, la sorella di Filomena? ;) 

Perché essere creatici? Ricorriamo ad un esempio che non c'entra praticamente nulla: l'arte moderna. In tanti dicono che quella non è vera arte, che ci vuole poco a fare tutto ciò, che le opere di arte moderna sono brutte, e gnegnegné e gnegnegné. Ricorda che chi ha fatto quell'opera d'arte, se quell'opera d'arte è diventata famosa, è perché prima di fare quell'opera d'arte moderna, ne ha fatte altre di arte non moderna. Per cui noi non possiamo dire che gli autori di quell'opera non erano capaci a dipingere per cui hanno fatto i buchi nelle tele per consolarsi, e non possiamo nemmeno dire che quell'opera d'arte è brutta, diremo semplicemente che a noi non piace. 
Ecco, abbiamo detto che gli autori, prima di tutto, hanno fatto opere d'arte non moderna, per cui, prima di copiare o di rubare, dobbiamo pensare di creare, perché se non creiamo non uscirà fuori assolutamente nulla, perché i dati, dopo averli rubati, bisogna saperli elaborare, e bisogna avere prima di tutto esperienza.

Domani inserisco la seconda parte dell'articolo, per il momento si inizi ad assimilare tali concetti.

Comunicazione di servizio: d'ora in poi, per essere più sistematici, cercherò di inserire un articolo a settimana, già completo, così ci si saprà organizzare meglio.

Se leggi questo articolo ti invito a lasciare anche solo un breve commento con una critica, un suggerimento, anche un insulto, se vuoi! D'altronde sono all'inizio, qualche errore lo farò per forza! 

Visto che sto cominciando ad avere un cospicuo numero di lettori e farò un articolo ogni giovedì, cercherò poi di inserire un sistema di newsletter, in modo da non dovere disturbare i lettori a venire appositamente sul blog per leggere l'articolo settimanale.
Iscrivendosi alla newsletter si avrà una risposta pressoché immediata da parte dell'autore dell'articolo.

Grazie a tutti coloro che mi supportano e permettono a questo blog di sopravvivere fra i tanti!

Buon proseguimento di settimana!

                                                                                         Il signor D(Per gli amici D) :)

domenica 2 febbraio 2014

In azione!


Partiamo da un esempio che ci tocca tutti o quasi: il lunedì mattina. Con quale voglia riusciamo ad alzarci dal letto proprio non lo so, certo è che tutti ci riusciamo e molti di noi non ricordano neppure come sono riusciti a sconfiggere il problema. 
E' ora di attivarsi. Attivati, ora e subito. Sì, grazie, belle parole, D, ma spiegaci, come facciamo ad attivarci efficacemente.
Bisogna pensare, per risolvere questo quesito, al concetto di subito, nel senso di non rimandare nulla, fai subito. Approfondiremo nei prossimi articoli questo concetto, ma come bisogna fare per avere il concetto di subito? Nella mia personalissima interpretazione io penso di essere sottomesso da un qualcuno che mi ha dato delle regole ben precise e chiare da seguire, da fare subito, immediatamente. 
Facciamo un esempio più concreto. Gli scrittori sono dei tipi molto strani, ma forse voi non sapevate che c'è uno scrittore che scrive due ore precise al giorno, e se le due ore finiscono mentre lui scrive una frase, pazienza, finirà di scrivere la frase domani, e se finisce il romanzo un quarto d'ora prima, inizia ad impostare il lavoro per il prossimo. Questo scrittore, realmente esistito, ha una produzione vasta, molto vasta, perché in quelle due ore pensava: o scrivo, o non faccio nulla, e così è riuscito a motivarsi.
E' proprio quello che dobbiamo fare noi, darci delle regole ferree, ma sappi che se le trasgredisci, probabilmente le trasgredirai di nuovo, quindi le possibilità sono due: o non ti sei dato abbastanza carica, o ti sei dato degli obiettivi sbagliati.
Possiamo quindi fare degli esercizi pratici: trova almeno un'azione che dovresti fare:  rispondere ad una e-mail che non ti interessa, ma devi rispondere per educazione; fare quella chiamata che è da tanto tempo che devi fare; lavare i piatti in cucina; dare una riordinata alla scrivania; darti una bella sciacquata. Penso che tra tutte le azioni proposte ce ne sia almeno una da fare, ecco, datti un tempo in cui farla, e il tempo deve essere limitato, oppure sfidati e vedi quanto ci metti a fare questa azione. Hai stabilito il tempo? Sì? Allora che cosa aspetti, vai e poi continua a leggere questo articolo, ora interrompiti!

Perfetto, ora che sei arrivato a questo punto dell'articolo, vuol dire che hai superato la prima fase, congratulazioni! Ora, se tra quelle azioni ne avevi anche altre da fare ovviamente, falle.
Passiamo al passo successivo: evita tutte le distrazioni che ci sono in casa. Ora stai leggendo questo articolo, e magari stai anche chattando e vai un po' qua e un po' là senza capire un'acca di questo articolo, oppure potresti capire di più, magari hai il computer sulla scrivania sporca, c'è il computer accesso, i tuoi figli o i tuoi genitori che ti chiamano. Riordina la scrivania, ora, non leggere una parola oltre questa. Ora fai lo stesso procedimento per il resto. Tuo figlio ti chiama? Rispondi:"No, ora sto leggendo l'ultimo articolo di schegge di ghiaccio vivo, silenzio, devo concentrarmi". Spegni la tele e chiudi le altre finestre aperte su google. Bene, ora sei più concentrato e puoi andare avanti in questo articolo.

Congratulazioni, ora sei alla fase tre!
Se alla fase uno ti ho detto di darti un obiettivo, ora dobbiamo approfondire questa ottica: l'obiettivo deve avere un senso. Per determinare se l'obiettivo ha realmente un senso devi farti la domanda: tra dieci anni, mi ricorderò qualcosa di tutto questo, ha realmente un'utilità? Datti una risposta, se è sì, allora vai avanti in questo elenco di domande.
Eccoci alla domanda numero due: l'obiettivo è adatto a te? Le risposte negative a questa domanda si dividono in due tipi: no, potrei fare di più, e no, questo è davvero troppo per me. Se sei della prima tipologia di risposte negative, vedi di darti da fare per rimediare, se sei nelle negative di secondo tipo allora ti puoi chiedere: sto affrontando la cosa nella maniera giusta? Forse potrei riuscire a fare tutto ma non mi voglio impegnare. Se non ce la fai proprio, allora riduci la mole di lavoro che ti sei dato, la aumenterai in seguito.
Se invece la risposta fosse positiva, aggiungerei sempre qualcosina, giusto per avere sempre da fare e non sprecare quei pochi secondi preziosi che ti accingi a chiamare di pausa.


Come ti è sembrato? Sei riuscito a darti un obiettivo ragionevole in uno spazio più adatto a te? Se non ce la fai riprovaci, magari in un altro momento, ma tutti c la possono fare. Io sono pigro di natura, quindi, se ce la faccio io, ce la potete fare tutti. Se ancora non siete riusciti quando usciranno altri articoli della stessa categoria, non leggete questi articoli, o rischierete di perdervi.

Se lo ritenete opportuno, segnatevi i vostri obiettivi, e quello che siete riusciti a fare meglio e quello che non siete proprio riusciti a fare. A lungo termine può essere utile, ma questo è solo un consiglio secondario.

Fatemi sapere che cosa ne pensate lasciando un commento!

Grazie a tutti i lettori e ancora buona settimana!

Perché leggere questo blog

Uff! Quanti impegni! Non so più dove sbattere la testa, ci manca solo un altro blog da seguire!
Eh già, purtroppo e menomale di impegni ne abbiamo tanti ed è difficile trovare un momento libero, e se si trova, meglio il riposo o un po' di chat su Facebook.
Di per sé il ragionamento non è sbagliato. Se voglio dire che è sbagliato? No, non lo è affatto, ma chi ha interesse può seguire comunque questo blog, gli articoli sono brevi e può leggere sol quelli che interessano di più.

Dico bene o dico male? Mi rispondo da solo, dico bene.

Ma arriviamo al dunque: quali sono i temi trattati? Beh, io posso trattare diversi temi, in particolare mi occuperò di crescita personale, di tutti i generi. Sì, lo so, mi blog del genere ce ne sono a bizzeffe e il mio sarà solamente l'ennesimo. Ma va bene lo stesso, anche solo avere cinque lettori, mi bastano e mi avanzano, caspita, cinque persone che mi leggono, che dedicano il loro tempo al blog creato da me! Se poi ne dovessi avere di più, fantasticando, ne sarei assai felice, per il momento inizio così, per le varie comunicazioni di sistema vi farò sapere poi, per il momento può bastare.

Sei affidabile? Beh, questo sta a voi deciderlo, mi farete sapere poi!

Buona lettura e buona settimana a tutti!

Il signor D